Quando ci si appresta a rinnovare la propria connessione Internet aziendale, magari per passare alla fibra proprietaria o cambiare operatore, conoscere le modalità di lavoro e i tempi di realizzazione è estremamente importante.
Mettiamo, ad esempio, che un’azienda decida di stipulare un contratto di fornitura per una connessione in fibra ottica a progetto: nell’accordo saranno riportate tutte le specifiche riguardanti la velocità di connessione, la Banda Minima Garantita (BMG), il Service Level Agreement (SLA), il costo del canone e via via il resto.
Una volta apposta la fatidica firma, l’operatore è pronto per partire. Ma quali sono, di preciso, le attività che un Internet Service Provider è tenuto a svolgere?
Seguitemi e vi svelerò i dettagli di questa importantissima parte del mio lavoro…
Step 1: verifica della copertura
Premesso che una connessione in fibra a progetto si distingue da una in fibra ottica condivisa per il fatto che l’utente gode di un collegamento diretto ed esclusivo con il POP dell’operatore (per capire meglio cosa si intende, vi invito a leggere questo articolo), la prima cosa che un ISP è tenuto a fare è verificare che la zona in cui è collocato il cliente sia effettivamente coperta dal servizio.
Per farlo, è possibile utilizzare uno dei tanti siti disponibili in rete, come verificacopertura.it, realizzato da Fiberwide, e fibermap.it, degli amici di Irideos.
Una volta inserito l’indirizzo di proprio interesse, per capire se questo è raggiunto dalla fibra pura è necessario controllare il valore numerico riportato alla voce Fibra ILC: più questo è alto (il massimo è 4), più costerà attivare il nuovo collegamento.
Step 2: sopralluogo e stesura del progetto esecutivo
Ora che la copertura è stata verificata, si può procedere con l’organizzazione di un primo sopralluogo, così da verificare se quanto riportato online è corretto.
Terminato il sopralluogo, si passa alla realizzazione di un progetto esecutivo, ovvero un ampio documento in cui è definito tutto: dai percorsi agli scavi, dalle opere di attraversamento stradale all’elenco di permessi da richiedere agli enti.
Step 3: posa della fibra e installazione degli apparati
Definito il progetto, è il momento di metterlo in pratica, ovvero di attivare le squadre di tecnici specializzati affinché si occupino della fase esecutiva.
Come ovvio, il tempo impegnato dalle singole squadre varia a seconda del grado di difficoltà di cui abbiamo accennato nello step 1: maggiori saranno gli ostacoli da dover superare, maggiore sarà il tempo necessario al completamento del lavoro.
Terminata la posa dei materiali, il terzo step si conclude con l’installazione, presso la sede del cliente, di 3 apparati: il Catalyst, il cassetto ottico e il router.
Una volta montati e collaudati, l’azienda è finalmente pronta a usare il suo nuovo collegamento in fibra ottica dedicata e a godere delle gioie della banda ultralarga.
La fibra a progetto è veloce, la sua attivazione meno
Ora che abbiamo visto come si funziona l’attivazione di un collegamento in fibra ottica a progetto, è bene sapere che l’intero processo richiede circa 90 giorni.
Ciò significa che è necessario programmare l’operazione col dovuto anticipo, tenendo conto sia dei tempi di posa, sia di eventuali lungaggini legate, ad esempio, al rilascio dei necessari permessi da parte degli enti coinvolti.
In ultimo, vi sia utile sapere che la durata media di un contratto è di 36 mesi. A volte può essere anche più breve, ma allora il prezzo del canone tende a salire.